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- LA TUTELA DEGLI ASSET STRATEGICI E LA PENETRAZIONE DEI CAPITALI CINESI IN ITALIA -

02-04-2021 11:45

Italexit con Paragone - Piemonte

Economia, Notizie, Approfondimenti,

- LA TUTELA DEGLI ASSET STRATEGICI E LA PENETRAZIONE DEI CAPITALI CINESI IN ITALIA -

Dal punto di vista settoriale la penetrazione cinese è piuttosto diversificata e trasversale seppur tre quarti delle imprese operano nel comparto manifatturiero

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IL CONTESTO

 

Il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), nell’ottica della tutela degli interessi nazionali in settori strategici per il nostro paese, rileva e documenta, con la relazione del 05.11.2020, numerose attività riconducibili a possibili piani di penetrazione di operatori esteri in settori vitali per la salvaguardia della sicurezza nazionale (bancario, finanziario, assicurativo, telecomunicazioni, aerospazio, industria della difesa, energia,).

Tenendo in considerazione l’oggettiva crisi di dei processi di globalizzazione, condizionati anche dal fenomeno Covid-19, il Copasir si concentra nella messa a fuoco degli attuali assetti geopolitici globali al fine di intercettare e potenzialmente bloccare ingerenze da parte di soggetti esteri (in molti casi riconducibili a Stati sovrani), in comparti ed imprese di rilievo strategico.

 

LA PENETRAZIONE CINESE

 

Dalla relazione del Copasir scegliamo di isolare e trattare il tema della penetrazione dei capitali provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese nel nostro tessuto economico.

Emerge con prepotenza l’aumento costante dei flussi di investimento provenienti dalla Cina che incrementano dal 2015 al 2018 del 855%. A cui si aggiunge la diminuzione dei capitali inviati nel paese di origine da parte dei cittadini cinesi, che crollano del 99,4% dal 2016 al 2020 (le cosiddette rimesse).

Tali numeri descrivono inequivocabilmente un radicamento sempre più profondo degli investitori cinesi nel tessuto produttivo nazionale, sia in aziende fondate da soci italiani che in aziende fondate in Italia da soggetti di provenienza cinese.

Dal punto di vista settoriale la penetrazione cinese è piuttosto diversificata e trasversale seppur tre quarti delle imprese operano nel comparto manifatturiero (macchine ed apparecchiature meccaniche, dei prodotti di metalli, dell’automotive, dell’ottica, dei prodotti farmaceutici, dei prodotti elettrici ed elettronici).

Per comprendere la portata dell’evento basti pensare all’acquisizione di Candy Hoover Group, storica azienda lombarda produttrice di elettrodomestici, da parte del gruppo cinese Haier avvenuta nel 2019  oppure al colosso italiano di cantieristica nautica Ferretti acquisito nel 2012 dal gruppo Shandong Heavy Industry Group (Shig)-Weichai.

Ulteriori acquisizioni di rilievo operate dalle multinazionali cinesi nei settori ad alto valore aggiunto sono quelle di StateGrid e ChemChina.

StateGrid nel corso degli anni acquisisce il 35% della finanziaria CDP Reti S.P.A che controlla: Snam, Terna e Italgas.

ChemChina detiene la quota di maggioranza (il 45%) della nota casa milanese Pirelli & C. S.p.A.

Inoltre si rilevano concentrazioni di capitale cinese in Ansaldo Energia S.p.A da parte della Shanghai Electric Corporation e della People’s Bank of China in Eni, TIM, Enel e Prysmian.  

Per finire è opportuno segnalare iniezioni di capitale nel nostro paese da parte di fondi di investimento, società finanziarie e di gestione del risparmio con sede lussemburghese ma che operano per conto di entità ed istituzioni cinesi, come il fondo sovrano China Investment Corporation.

 

L'IMPORTANZA DI UNA STRATEGIA ED UN PIANO NAZIONALE INDIPENDENTE DALLA UE

 

 

Lo scenario tracciato dalla relazione del Copasir ed il conseguente innalzamento della vigilanza governativa verso la penetrazione dei capitali esteri nel nostro Paese destano non poche preoccupazioni.

Tali situazioni non vanno confuse con le naturali dinamiche di un’economia globalizzata bensì vanno lette con gli occhi della geopolitica in cui lo spazio globale è un campo di gioco nel quale ciascuno Stato agisce su più dimensioni (tra cui quella economica) al fine di perseguire il proprio interesse, anche a discapito degli altri giocatori.

In quest’ottica la presenza di rilevanti capitali esteri in settori vitali come l’energia, la difesa, le telecomunicazioni e l’aerospazio può indebolire o addirittura compromettere la capacità di uno stato di operare scelte in piena indipendenza, prive da condizionamenti o sudditanze disfunzionali rispetto alla libertà di autodeterminare il proprio destino da parte di un popolo.

Per quanto riguarda l’Italia sarebbe un errore anche solo immaginare che l’Unione Europea possa delineare una strategia di tutela e promozione dei nostri interessi, semplicemente perché, a differenza di Stati Uniti, Russia, Svizzera o qualsiasi altro paese, l’Unione Europea non è un soggetto geopolitico.

Infatti l’UE non è stata progettata per essere un soggetto geopolitico bensì un mero spazio fisico e giuridico in cui agevolare ed incentivare la competizione tra paesi aderenti al fine di aggiudicarsi risorse altrimenti difficilmente ottenibili.

Il tutto normato e limitato da una serie di regole che spesso sono violate dagli stessi Stati membri in base ai rapporti di forza del momento.

La tutela dell’indipendenza di una nazione, dei suoi interessi e della sua sicurezza passa quindi inevitabilmente dalla continua salvaguardia della sovranità nazionale e nel suo recupero, qualora parte di essa sia stata ceduta.

Occorre inoltre contemporaneamente intensificare l’intervento dello Stato sia in modo diretto nei capitali sociali delle aziende strategiche, per esempio per mezzo di Cassa depositi e Prestiti, che in modo indiretto nelle operazioni di acquisizioni delle aziende italiane, per esempio dettando specifiche condizioni all’acquisto di partecipazioni o addirittura opponendosi per mezzo del Golden Power.

 

COSA POSSIAMO FARE NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI

 

È fondamentale che ciascuno di noi sostenga direttamente o indirettamente forze politiche che hanno veramente a cuore l’unità e il bene nazionale, unica condizione senza la quale il singolo non può realizzare il pieno sviluppo personale.

Dobbiamo anche ricordare che il valore di una scelta consapevole a favore del proprio territorio e della propria nazione, privilegiando beni e servizi 100% italiani, ha effetti virtuosi sul lungo periodo e su larga scala, garantendo per mezzo dello sviluppo e del progresso economico il raggiungimento della solidarietà e dell’equilibrio sociale.

 

Enrico Cloralio

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