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- GERMANIA: RITORNO ALLA SOVRANITA' PRODUTTIVA -

01-02-2021 16:11

Franco Trivero

Economia, Notizie, Approfondimenti, germania, debito, deindustrializzazione, banca pubblica,

- GERMANIA: RITORNO ALLA SOVRANITA' PRODUTTIVA -

L'attuale modello economico globalizzato non rappresenta la soluzione, ma il problema.

Affermare che nulla sarà più come prima è che il coronavirus ci costringerà a cambiare radicalmente il sistema economico così come raccontato, come un mantra per oltre vent'anni, ossia che la globalizzazione rappresentava un'opportunità, appare fondato e ragionevole.

 

Che dire del materiale sanitario come le mascherine, i guanti, le siringhe i camici ecc...prodotti che ci sono venuti a mancare,  perché la loro produzione è stata delocalizzata in Cina,

prodotti sanitari che in un Paese industrializzato come l'Italia, dovremmo essere in grado di produrre in quantità pressoché illimitate.

 

Questi esempi ci fanno assumere la consapevolezza di quanto l'attuale modello economico globalizzato non rappresenti la soluzione, ma il problema. 

 

Questa crisi pandemica e sanitaria ci deve servire a comprendere dove abbiamo sbagliato e correggere gli errori fatti. 

La stessa Germania vuole riportare in patria la produzione di alcuni beni essenziali e nazionalizzare la produzione di questi beni, utilizzando manodopera interna 

 Il termine utilizzato per affermare questa rivoluzione è stato:

"sovranità produttiva".

Un'affermazione che fa comprendere il fallimento del pensiero neoliberista e globalista come l'unico possibile a garantire benessere, crescita e sviluppo. 

 

Ma l'aspetto ancora più rivoluzionario è quello monetario. La Germania ha deciso di stanziare 550 miliardi di euro in questo processo di reindustrializzazione e lo fa attraverso una banca pubblica tedesca. Si è spinto oltre il Ministro delle Finanze, dichiarando che non c'è limite al credito che può essere concesso. 

 

Questo è possibile perché i tedeschi hanno una banca pubblica che per 80% è di proprietà del governo tedesco e il restante 20% è di proprietà dei Lander cioè delle regioni tedesche che sono Stati autonomi.

Questa banca diventa prestatore di ultima istanza,  cioè diventa quello che per noi era la Banca d'Italia prima di entrare in Europa e nell'euro. 

L'Italia rinunciando alla propria sovranità monetaria deve "mendicare" alla Bce che presta alle banche private che, a loro volta, li prestano agli Stati per sostenere la propria economia. 

Con il Fiscal  Compact e l'obbligo di pareggio di bilancio che l'Italia ha inserito in Costituzione, (regole solo temporaneamente sospese), è stata tolta la possibilità  per lo Stato, di creare ricchezza. 

 

La Germania, quindi, esercita una propria autonoma sovranità monetaria a cui  noi abbiamo rinunciato.

Appare di tutta evidenza che questa operazione, di stampare moneta, consente alla Germania di supportare la propria economia a danno degli Stati come L'Italia a cui non è consentito stampare moneta.

Il rischio per l'Italia di diventare una colonia della Germania rappresenta un rischio reale!

Queste brevi considerazioni servono a dimostrare come questo modello economico non ci ha portato assolutamente nessun vantaggio.

 

Quando si parlava di entrare in Europa ci veniva rappresentata una situazione di esclusivi vantaggi in termini di stabilità economica, posti di lavoro e redditi. 

 

La realtà dopo vent'anni è che ci siamo impoveriti,  deindustrializzati e i redditi da salario, hanno subito la competizione con i lavoratori  dell'est Europa e della Cina, per essere competitivi con questi mercati, pena la delocalizzazione delle aziende.

 In un solo anno, nel 2004, sono entrati nella Ue ben otto Paesi dell'area Est e il ritornello era:

 

MENO DIRITTI PIÙ LAVORO!

SIAMO RIMASTI SENZA ENTRAMBI.

 

La globalizzazione portata avanti dai tecnocrati europei e dall'Europa ha dimostrato di essere a esclusivo vantaggio di quelle oligarchie economiche che l'hanno di fatto promossa e imposta, impoverendo i lavoratori di tutto l'Occidente neutralizzando gli Stati e le loro Costituzioni nelle tutele e garanzie.

Dal 1990 la retribuzione di un amministratore delegato è cresciuta del 1000% mentre quella di un normale lavoratore del 11,9% la quota di reddito destinata al lavoro cala continuamente,  si allarga la forbice della disuguaglianza. la classe media con la crisi sanitaria e economica, che stiamo vivendo, è destinata a scomparire

Impossibile continuare a difendere questa Europa che è stata ed è a esclusivo vantaggio della Germania.

 

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